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Nick Cheung Ka-fai (Hong Kong, 2 Dicembre 1967) è tra gli attori più apprezzati dello star system hongkonghese del terzo millennio, anche per la sua versatilità. Cheung ha interpretato ruoli tra loro antitetici, passando con nonchalance dalla commedia nonsense a parti più drammatiche e complicate. La sua formazione artistica è assolutamente inusuale: Nick Cheung inizia il suo percorso lavorativo prestando servizio presso la Royal Hong Kong Police, ma dopo 4 anni abbandona la sua carriera da poliziotto poiché deluso per il mancato trasferimento alla sezione investigativa.
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Sammo Hung Kam-bo nasce ad Hong Kong il 7 gennaio del 1952 e alla tenera età di 9 anni viene iscritto dalla famiglia alla Drama China Academy di Hong Kong. Il giovanissimo Hung impara arti marziali e danza acrobatica sotto le ali “protettive” del sifu Yu Jin Yuen; l’allievo apprende in fretta e dimostra un talento innato, tale da convincere il maestro a creare le cosiddette “7 piccole fortune”, dove i più dotati si esibivano in spettacoli dimostrativi, mettendo in pratica ciò che avevano imparato. In questo periodo di formazione Hung lega in particolar modo con due studenti più giovani: Chang Kong-sang, in seguito meglio noto come Jackie Chan, e Hsia Ling-jun (Yuen Biao). I tre diventeranno ottimi amici e da lì a pochi anni otterranno un successo planetario: saranno ribattezzati “i tre dragoni”.
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- Scritto da Andrea Venuti
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Chang Kong-sang (Hong Kong, 7 aprile 1954), noto in tutto il mondo con il nome di Jackie Chan, è tra le figure più importanti e poliedriche dell’intero panorama cinematografico hongkonghese.
Alla tenera età di 7 anni entra a far parte della Peking Opera School sotto le ali “protettive” del maestro Yu Jin-yuen, noto per i suoi metodi di insegnamento estremamente severi. Chan frequenta la scuola per un periodo di 10 anni: una fase complicata, dapprima il ragazzo soffre la lontananza dalla famiglia (i suoi genitori si trasferirono in Australia per lavoro) e inoltre il programma scolastico (danza, canto e arti marziali) è eccessivamente impegnativo.
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- Scritto da Emanuele Sacchi
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Il classico caso di comprimario che diviene primattore dopo una lunga gavetta: anche per queste ragioni non si può non voler bene a Donnie Yen, volto ormai familiare anche ai meno avvezzi al cinema dell’Estremo Oriente. Soprattutto grazie alla sua interpretazione di Ip Man, amatissimo maestro di Bruce Lee, che ha portato Yen a divenire la star più pagata e più richiesta dell’intera Asia, protagonista dei principali film d’azione in costume e non. Come Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny, l’attesissimo sequel de La tigre e il dragone diretto da Yuen Woo-ping, in cui Yen impugna la mitica spada Destino Verde che fu del maestro Li Mu Bai, per approdare fino a Hollywood e alla saga di Star Wars. Donnie Yen figurerà infatti tra i protagonisti di Rogue One, imminente primo episodio della serie Star Wars Anthology, prequel sul furto dei piani segreti della Morte Nera che si colloca tra le due trilogie originarie della saga di George Lucas.
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- Scritto da Andrea Venuti
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Tra i registi più importanti della seconda New Wave hongkonghese troviamo senza ombra di dubbio Fruit Chan, autore tanto singolare quanto estroso, in grado di raccontare con uno sguardo lucido le problematiche della sua amata Hong Kong; il suo nome ormai è immutabilmente legato all’handover (il passaggio della sovranità di Hong Kong dal Regno Unito alla Repubblica popolare cinese, avvenuto il 1 luglio 1997) e alla trilogia (informale) cinematografica dedicata a quell’evento, dove con sguardo disilluso e critico esamina attentamente determinati aspetti politici/sociali di una città bellissima e dalle mille sfaccettature come Hong Kong.
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- Scritto da Andrea Venuti
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Patrick Tam Kar-ming, nato il 25 Marzo del 1948 (e da non confondere con il suo omonimo attore, classe 1969), è senza ombra di dubbio uno dei padri della New Wave del cinema di Hong Kong. Da molti addetti ai lavori è ritenuto il mentore di Wong Kar-wai, benché lo stesso regista abbia più volte sottolineato di non meritare questo titolo. Tam fa parte di quella schiera di registi proveniente dalla televisione (Tsui Hark, Ann Hui, Ringo Lam) che sono stati in grado di rivoluzionare il cinema dell’ormai ex colonia britannica; registi che si sono formati all’estero (Europa oppure Stati Uniti) portando avanti un processo di contaminazione di genere estraneo ad Hong Kong.