Una principessa si improvvisa imperatrice guerriera per il bene del suo popolo, spalleggiata da un generale senza macchia e da un medico che ne cura le ferite del corpo e dell’anima. Quando è costretta a scegliere tra la spada e l’amore la donna opta per la strada più dolorosa.
An Empress and the Warriors è un wuxia vecchio stile, con tanti combattimenti coreografati senza troppi innesti di grafica digitale e un lato mélo ben innestato in una storia di onore, tradimenti e ideali nazionali. Ma è, al tempo stesso, un simbolo del nuovo corso del cinema d’avventura di Hong Kong, coprodotto con gran dispendio di mezzi con la Cina, che per l’occasione presta la mano patinata del direttore della fotografia preferito di Zhang Yimou. Lo sforzo produttivo – con gran parte della troupe mutuata direttamente da The Warlords - è notevole, capitanato da Eric Tsang, Peter Chan e Liu Kim Wa: due sceneggiatori, tra cui James Yuen, le musiche affidate a Mark Lui, la direzione artistica a Hai Chung-man, la co-regia (accreditata solo in coda) a Raymond Yip.
Se la trama lascia qualche dubbio, talvolta sviato strada facendo dall’efficace lavoro del comparto tecnico tout court, e se la recitazione non è sempre in grado di stare al passo delle ambizioni, colpa probabilmente di un casting non del tutto indovinato, sono le maestose scene d’azione, da metà primo tempo in poi, a prendere le redini della narrazione. Ching Siu-tung, che nelle vesti di regista dimostra anche in questa circostanza qualche limite, e Donnie Yen, il migliore tra gli interpreti, regalano al pubblico numeri eleganti e un wire-working di tutto rispetto, segno che quando si scende a patti con box office e cinema di genere la concretezza può tranquillamente prevalere sull’arte e sui vezzi autoriali. I discreti incassi e la soddisfazione di godere di un buon film medio ne sono la concreta riprova.
Hong Kong, Cina, 2008
Regia: Ching Siu-tung
Soggetto / Sceneggiatura: James Yuen, Chun Tin-nam,
Cast: Leon Lai, Kelly Chan, Donnie Yen, Guo Xiao-dong, Kau Jan-hoi