Lo Wai-man è un agente immobiliare specializzato nell’affittare appartamenti abusivi ricavati da edifici industriali. Far coesistere le spese e i ricavi, una famiglia di per sé ingestibile e un vicinato ostile non è semplice, ma resta sempre uno scorcio da cui intravedere il mare. Finché non arriva Wong Siu-choi, un inquilino che decide di coprire la visuale con un cartellone luminoso e che pare seriamente intenzionato a ostacolare i piani di Wai-man.
Secondo film del 2019 per l’infaticabile Herman Yau e rara incursione nella commedia. Il soggetto appartiene a un sottogenere storicamente frequentato a Hong Kong per l’annoso problema dei prezzi degli immobili: quella commedia "di ringhiera" che ha il suo capostipite indiscusso in House of 72 Tenants, spesso destinata a sfociare in black comedy di ringhiera.
È il caso di A Home with a View, dove fin dalla prima scena la tentazione di passare dalle parole ai fatti per la famiglia Lo è tangibile. Mattatore e capofamiglia Francis Ng - già con Yau in The Leakers uscito pochi mesi prima - prima vittima della propria famiglia e di un vicinato molesto, poi carnefice quando la guerra condominiale avanza.
Nella sua carriera Yau si è spesso dimostrato un maestro nello sciogliere la denuncia sociale in una soluzione di genere, mescolando racconti di miseria e ingiustizia - True Women for Sale - con deviazioni paradossali e cinematografiche, eccessi che spingono a una riflessione sul gap sociale incolmabile e sulle sue conseguenze. Una situazione di disagio acuita dall’attuale ruolo della metropoli hongkonghese, divenuta capofila economico del colosso cinese. Prima ancora che scorrano i titoli di testa, Yau ha calato lo spettatore nel contesto caotico e ciarliero della famiglia Lo: figli irresponsabili spendaccioni o bamboccioni e vicini spesso insopportabili, altrettanto frustrati dalla quotidianità consumata in pochi e rumorosi metri quadri. Il ritmo è indiavolato, con una sequenza di gag verbali e corporali, sullo stile della comicità dei fratelli Hui, che riescono sempre a strappare un sorriso, seppur agrodolce.
Senza indulgere nelle possibili metafore, scatenate dal cartellone pubblicitario esposto come “forma d’arte” dal vicino Siu-choi, Yau si lascia andare alla direzione di un cast ricco di volti noti del cinema di Hong Kong. Una carrellata che va da Francis Ng e Anita Yuen a Louis Koo, passando per i cameo di Anthony Wong e Sam Lee, che è un omaggio a un mondo, cinematografico e tout court, prossimo all’estinzione, ma che non si può fare a meno di celebrare e ricordare con affetto. Per chi ha vissuto, in presa diretta o di riflusso, la new wave di Hong Kong, con Yau e A Home with a View l’effetto nostalgia è assicurato.
Hong Kong, 2019
Regia: Herman Yau.
Soggetto/Sceneggiatura: Cheung Tat-ming.
Cast: Francis Ng, Anita Yuen, Louis Koo,Cheung Tat-ming, Anthony Wong, Sam Lee.