Kristy Yeung (Yang Gong Ru) nasce a Shanghai nel 1974, ma emigra ben presto in Canada. La madre la vorrebbe forte e indipendente, ma a causa della sua timidezza viene presto disillusa. Non arrendendosi, durante un viaggio ad Hong Kong, quasi per scherzo, mamma la iscrive così all'annuale Beauty Pageant Contest, patrocinato dalla televisione ATV. Contando sull'anonimato dovuto al suo essere una straniera, Kristy accetta di partecipare, ma senza farsi troppe illusioni: risulta inaspettatamente una delle più votate e la vincitrice del premio Miss Crown Beauty Queen. Siamo nel 1995 e il suo primo - piccolo - passo nel mondo dell'entertainment è compiuto. Forte di un contratto quadriennale proprio con l'ATV, la sua carriera si divide tra cinema (dapprima timidamente) e il piccolo schermo. Qui diviene in breve un volto noto, in particolare in vicende dai toni drammatici - sia d'ambientazione storica (The Snow Is Red) che moderna (My Date with a Vampire).
Un volto rassicurante e dolce, ma sempre sul punto di imbronciarsi; è probabilmente questa caratteristica a garantire a Kristy Yeung così tanti ruoli da amante (perduta o meno che sia). La sua carriera nella settima arte inizia con Comrades, Almost a Love Story di Peter Chan, dove è la classica ragazza cinese in attesa di raggiungere il suo fidanzato, Leon Lai, a Hong Kong. Fragile, innocente, solo arrivando nella grande città inizierà a lottare per ciò che vuole. Un ruolo che la segna (e che le garantisce la nomina come miglior esordiente agli Hong Kong Film Awards del 1997), se è vero che quasi sempre i suoi sono amori contrastati, disillusi, difficili - che si tratti di commedie o di melodrammi. Il successivo ruolo in A Queer Story è una parentesi passeggera nel mondo per soli uomini messo in scena da Shu Kei, mentre il succeso arride grazie a The Storm Riders. Qui è Charity, figlia di un grande Sonny Chiba, consapevolmente e maliziosamente indecisa tra i due orfani Ekin Cheng e Aaron Kwok; sarà anche la gelosia innescata dalla sua ambiguità a scatenare la tragedia (con tanto di redenzione e sacrificio finale). Persino in film più incentrati sull'azione, come Portland Street Blues, è al centro di una diatriba con l'amica Sandra Ng, accusata di averle rubato il fidanzato. Il passo successivo nel consolidamento della fama è A Man Called Hero; pur con meno spazio a disposizione - la storia si concentra sulle peripezie di Ekin Cheng - la sua figura di donna abbandonata dall'amante appena dichiaratosi (lo ritroverà solo anni dopo), è di struggente intensità. Nel disastro drammatico inscenato da Andrew Lau, è probabilmente il suo personaggio a carpire maggior compassione. Rules of the Game e Sexy and Dangerous II la proiettano nel mondo delle triadi. Nel primo è la ragazza contesa tra un rascal di periferia (Louis Koo) e un potente boss (Alex Fong); anche se inconsapevolmente (lei è legata a Koo), è ancora una volta la sua sola presenza fisica a far precipitare nel dramma i personaggi. Nel secondo è invece una ragazza di una bellezza dirompente, tanto kawaii e ingenua da credere che un appartenente alle triadi sia innamorato di lei (mentre in realtà è attratto da Josie Ho); anche in questo caso non manca l'ineluttabile tragedia finale. Più scanzonati i seguenti The Duel, parodia di tanti wuxiapian e rilettura del suo ruolo in The Storm Riders, I.Q. Dudettes (è un'insegnante che sodalizza con Frankie Chan per dare più spazio agli allievi) e For Bad Boys Only. In quest'ultimo, anche se la scena è rubata dalle moltiplicazioni di Shu Qi tra Ekin Cheng e Daniel Chan, rimane impresso il suo amore tenuto segreto e anzi represso per Louis Koo.
Kristy Yeung è un'attrice cresciuta con il tempo; permane il rischio di una forte stereotipizzazione nei suoi ruoli, e spesso la sua bellezza minaccia di offuscarne le qualità, ma rifulge come esempio di semplicità e trasporto all'interno di tragedie più grandi di lei. Protetta di Manfred Wong (non a caso ha partecipato a così tanti film di Andrew Lau), pare che lei e Shu Qi - conosciuta ad inizio carriera - siano amiche inseparabili.
Kristy Yeung
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- Scritto da Stefano Locati
- Categoria: PROFILI