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Chungking Express è il primo film di Wong Kar-wai che ho visto. Come tutti mi sono innamorato di Faye Wong e, in misura minore, di Takeshi Kaneshiro e dei suoi ananas in scatola. Da subito invece ho capito di non digerire Brigitte Lin, senza un motivo preciso: è un'antipatia epidermica che è rimasta invariata negli anni. Di seguito di Wong ho recuperato As Tears Go By e Days of Being Wild, passati su Tele+ con un doppiaggio discutibile. Ricordo di essere rimasto affascinato dal discorso di Leslie Cheung sull'essere amici per un solo minuto. E dalla carica sensuale di Carina Lau. La stessa verve, sbarazzina e prorompente, che a voler andare controcorrente la eleva sulla coppia Leslie Cheung - Anita Yuen in He's a Woman, She's a Man.
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Il principio è il tutto. Il mio primo approccio con il cinema di Hong Kong è stato con Hard Boiled di John Woo. Qual è il fattore distintivo dell'opera? Le pistole. Quali le scene che ricordo oggi con maggiore piacere? Quelle non d'azione. Non a caso il logo di questa rubrica riprende, con un decoupage minimo, una delle scene migliori del film. L'ispettore Tequila (Chow Yun Fat) legge il giornale e beve acqua e bicarbonato, quando vede passare una ragazza che sta recapitando un mazzo di fiori si insospettisce e segue la donna, che consegna il presente a una collega. Lei (Teresa Mo), visibilmente compiaciuta, si accorge degli impettiti sguardi furtivi di Tequila, che si aggira torvo nei pressi del suo ufficio, brucia tre bacchette d'incenso e aspetta con ansia e rabbia soffocata a fatica il momento in cui la donna esce dall'ufficio e lo chiama. I due guardano il biglietto, su cui è scritta una frase romantica, e iniziano a modulare insieme la canzone da cui è tratta.