In «All'inizio c'era il niente» è presente un'intervista al regista Tsui Hark; il periodo è quello della circolazione del suo film Time and Tide nei festival cinematografici europei. Dopo una veloce biografia del regista, si passa alla conversazione con Hark, che smentisce la presenza nel film di un sottotesto cristiano; della Bibbia lo colpisce la frase «all'inizio c'era il niente», che lo porta a interrogarsi su come si sia arrivati al dopo. Racconta inoltre di come a Hong Kong sia ormai passata la preoccupazione per il ritorno alla Cina: i due paesi hanno in fondo radici culturali comuni. Quindi parla delle sue attività di produttore e di regista (nella seconda egli si sente più a suo agio), dell'uso dei computer per gli effetti speciali di Time and Tide, del suo disincanto nei confronti della tecnologia applicata al cinema, dei suoi registi/maestri di riferimento (Hitchcock e Kurosawa) e, infine, del suo approccio molto aperto, non rigido e dogmatico, verso il cinema.
Numero: 509
Periodo: Novembre 2000
Autori: Cristiana Piccino
Lingua: Italiano
Formato: Spillato
Foto: B/N
Pagine: 68
Prezzo: L. 12.000
[Filmcritica] Tsui Hark
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- Scritto da Nicola La Cecilia
- Categoria: RIVISTE