La cosa più interessante di un libro come questo è l'approccio ibrido dell'autore. Paul Fonoroff è un critico americano che vive da anni a Hong Kong (ha anche figurato come comparsa in vari film) e qui raccoglie le sue recensioni, scritte per il South China Morning Post, il più prestigioso quotidiano asiatico in lingua inglese, tra il novembre del 1988 e il 1 luglio 1997, anno del ritorno di Hong Kong alla Cina. Attraverso 600 recensioni Fonoroff percorre i binari di una buona parte della storia del cinema cantonese. Un libro utilissimo, in senso storico, vista la precisione delle date e la presenza dei crediti (anche se questi non sempre affidabili), anche in ideogrammi, che completa il lavoro filologico dello scrittore, uno dei più grandi collezionisti di materiale (soprattutto iconografico) riguardante il cinema di Hong Kong. Nessuno discorso generale, nessuna introduzione storica, né una valutazione d'insieme del panorama hongkonghese, ma un mosaico i cui tasselli, osservati nel loro complesso, possono dire più di quanto a prima vista sembri.
Alcuni giudizi, fin troppo fastidiosi nella loro assolutezza, possono lasciare perplessi, ma in generale i commenti sono argomentati e non dovuti al caso, come accade invece per molta letteratura anglosassone, soprattutto in ambito fanzinaro. Alcune intuizioni (dovute anche a predilezioni personali) sono interessanti e meritevoli, e ci mostrano come l'occhio di chi vive nella ex-colonia talvolta sia molto diverso da quello occidentale nell'avvicinarsi al mondo del grande schermo. Non si spiegano altrimenti le valutazioni su Stephen Chiau (osannato molto prima di altri critici) o su Gordon Chan (molto stimato al contrario di quanto succede altrove). Ulteriore merito dell'opera è il non fermarsi alla superficie, ma di trattare pellicole meno conosciute e di avere pochi timori reverenziali anche nei confronti di opere blasonate. Non essendo un'analisi a posteriori, ma un percorso contemporaneo all'uscita dei film, ci permette di comprendere le vere sensazioni che hanno accompagnato i film al momento della loro proiezione in sala. L'unico dubbio è a monte: tante, troppe le stroncature, che fanno pensare un'indisposizione preconcetta nei confronti di certi film.
Il libro, pubblicato negli Stati Uniti e a Hong Kong in lingua inglese, è giunto alla seconda edizione, ed è corredato da due indici, uno cronologico e l'altro alfabetico, completi e utili quanto basta. Il formato è molto pratico e compatto e invoglia alla consultazione. Una grossa pecca è la totale assenza di fotografie, ma per chi fosse in cerca di una valida fonte per scoprire nuovi film da visionare, questo potrebbe essere un buon punto d'inizio.
Autore: Paul Fonoroff
Casa Editrice: Odyssey Publications Ltd.
Anno: 1998
Prezzo: US$ 27.50
Pagine: 680
ISBN: 962-217-641-0
At the Hong Kong Movies
- Dettagli
- Scritto da Matteo Di Giulio
- Categoria: LIBRI