Root, un ragazzo con difficoltà di comunicazione, vive su una barca insieme alla mamma che non può muovere una gamba, al papà e al fratello mezzo delinquente. Un giorno va in campagna a comprare una ragazza che aiuti la mamma nelle faccende domestiche, ma la ragazza, che si chiama Lotus, sembra smaniosa di visitare Hong Kong e di fare shopping, e alla prima occasione si allontana e sparisce per ore. Nonostante ciò, tra Root e Lotus comincia una solida amicizia, anche se Root continua a scrivere lettere alla fidanzata che vive in America, e a confidarsi sugli scogli con Padre Fok, un prete amico che dal canto suo cerca da anni qualcosa senza riuscire a trovarlo...
Realizzato da un gruppo di cinque registi sulla base di una sceneggiatura di Raymond To, Sea Root è un film strano e affascinante, quieto e introverso come il suo protagonista, il quale ricorda molto il successivo Kam Shui / Louis Koo di Sealed with a Kiss. Lau Ching-wan nei panni di Root è infatti un giovane uomo col cuore ancora da ragazzino, pulito, sincero e impulsivo. Ha dei genitori difficili perché la mamma è intrattabile, sempre appiccicata com'è ad una scatoletta di legno che sembra contenere tutti i suoi ricordi più belli, e perché il papà dopo aver subìto un gravissimo dissesto finanziario si è chiuso in se stesso ed è andato via via perdendo mordente, rimanendo buono solo per criticare i figli, non aiutato dalla moglie che lo scansa come se lo detestasse. La vita a bordo della casa-baracca-barca è dura, bisogna stare accucciati sottocoperta tutto il tempo, essere abili a schivare accuse e colpe, e l'unico passatempo è quello di scrivere delle accuratissime e lunghe lettere alla fidanzata, promessa sposa fin da quando Root era un bambino. L'arrivo di Lotus sembra portare un caos sconclusionato e allegro, e Root è naturalmente attirato da questa presenza (che passa il giorno a cantare canzoni di Mui Yim-fong!), ma non in un modo sensuale. Gli piace che lei gli faccia scoprire posti nuovi di Hong Kong che lui, bambino solitario, non aveva mai visto prima e non era capace nemmeno di localizzare sulla mappa. C'è una strana e bella purezza nei film di Hong Kong dedicati alle persone che hanno un handicap, e a quelle che vivono a contatto col mare. Forse perché Hong Kong non è che un porto, in fondo, e allora, a raccontare della gente che abita il mare, partendo dalla superficie del quotidiano, ci si immerge in profondità dure e malinconiche, ma sempre senza gli eccessi zuccherosi o enfatici che toccherebbero a una categoria protetta (le triadi, la polizia, i fantasmi...). Sea Root non è certo un capolavoro, anche perché qua e là porta male il peso della pluriregia (peccato per esempio che al personaggio della mamma mezza pazza non sia stato dato maggior rilievo... O peccato che il personaggio di Alice Lau parta con slancio sbilanciato da cocotte per la ribalta, per poi rivelare troppo docilmente e troppo presto un'indole tutt'altro che lussuriosa). Tuttavia del film si prendono egregiamente cura una fotografia semplice e crepuscolare, Lau Ching-wan che scopre di saper sorridere, e di essere carino quando lo fa, e una generale chiusura che rende il tutto misterioso, non fluido, ma in un modo interessante da storia lenta e antica che si racconta, pian piano. Certo non è bene perdersi troppo nel passato, sembrano suggerire gli autori, e allora ecco sia momenti rarefatti e dolci come quello delle barchette di carta, sia altri un po' fasulli e ambigui, come tutto il veloce finale.
Comunque qualcosa di estremamamente piacevole e intenso, una fetta di popolazione hongkonghese poco frequentata al cinema, e chissà perché...
Hong Kong, 1995
Regia: Lee Gwok Lap, The Art Concept Creative Group
Soggetto / Sceneggiatura: Raymond To
Cast: Lau Ching-wan, Alice Lau, Lee Fung, Yip Chun, Wu Fung
Sea Root
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- Scritto da Valentina Verrocchio
- Categoria: FILM