Durante una spedizione subacquea il fotografo Guo Dong scompare. La fidanzata, la psicologa Gao Jing, e la sorella della vittima, sono tormentate da strane visioni. Tra fantasmi e allucinazioni inizia la ricerca della verità sulla morte dell'uomo, un percorso tracciato nel dolore e nella solitudine.
Tsui Hark torna al cinema, dopo la sua ultima regia, Seven Swords, con un thriller parapsicologico. Il progetto giustificava l'attesa, le venature horror-fantastiche potevano far pensare a un nostalgico riapprodo a quei lidi di partenza, agli esordi della carriera. Si sente forte, ed è un bene, la mano di un tecnico che conosce il cinema come le sue tasche e che nei movimenti di macchina sa muoversi da navigato veterano. Montaggio e fotografia sono di prim'ordine, solo la recitazione di Angelica Lee è sotto tono.
Dove Missing imbarca acqua è invece nello sviluppo narrativo di un'idea intrigante, a tratti estremamente coinvolgente. Il thriller si annacqua nel mélo, perde sostanza strada facendo e non risulta incisivo. Se in tutta la prima parte è un trattato su come distillare tensione, nella seconda cede all'autorialità insistita, alle parentesi intellettuali, ai doppi e tripli finali che non hanno ragione d'essere se non per sblianciare un prodotto di genere.
Tsui Hark, si dirà, è però ben più di un manovale dall'alto potenziale tecnico. In Missing non è sorretto da un adeguato supporto comunicativo: dialoghi, situazioni e effetti sceneggiativi non funzionano, vanificando con una chiusura oltremodo prolissa quanto di buono si poteva intuire prima. E' la fase onirica, per adeguarsi alle circostanze, che rovina la sorpresa e appiattisce la trama. Un'occasione persa, purtroppo.
Hong Kong, Cina, 2008
Regia: Tsui Hark
Soggetto / Sceneggiatura: Tsui Hark
Cast: Angelica Lee, Isabella Leung, Chang Chen, Guo Xiao-dong, Tony Leung Ka-fai