Fratello dell'attrice Lam San San (Sandy Lam) e del regista (sperimentale) / attore Jan Lam, nasce a Hong Kong una trentina di anni fa. Inizia presto a recitare, trova i primi spazi di un certo rilievo nella commedia targata U.F.O., ma fino al successo di Young and Dangerous non è un volto riconoscibile. Nella saga di Andrew Lau è uno dei pochi sempre presenti. In tutti e sette gli episodi sinora prodotti è il grasso Bau Pei, ingenuo compagno d'avventure di Chan Ho Nam, simpatico e fracassone. Il suo ruolo migliore è però in un altro poliziesco dello stesso anno, The Log di Derek Chiu, in cui interpreta una recluta pasticciona e per cui ottiene due nomination come miglior interprete maschile non protagonista, sia agli Hong Kong Film Award che ai Golden Bauhinia.
L'improvvisa notorietà dovuta a Young and Dangerous moltiplica le sue occasioni di lavoro: diventa pedina fissa nei film diretti o prodotti da Manfred Wong e Andrew Lau, come Growing Up commedia giovanile sexy in cui ritrova gli amici Michael Tse, Jason Chu e Jordan Chan, come The Legend of Speed, The Duel, A Man Called Hero, tutti di Andrew Lau. Inutile a dirsi, ripete il ruolo del poliziotto e del criminale (comunque simpatico, mai totalmente negativo) in numerose pellicole di triadi, cloni autorizzati e non ufficiali del prototipo che lo ha reso celebre: in Streets of Fury, in Portland Street Blues, nel prequel Those Were the Days, in Best of the Best. Nel momento di maggiore visibilità la sua presenza riesce a valorizzare anche prodotti poco appetibili come il low budget Beach Girl e il superficiale They Don't Care About Us. Con il calare dell'interesse del pubblico verso il cinema d'azione tout court, si ricicla con buona vena in pellicole d'orrore a basso costo e torna a recitare in ruoli leggeri nella commedia. Spesso riesce a conciliare entrambi gli aspetti nell'horror comico: partecipa a Scaremonger di Aman Chang, 24 Hours Ghost Story di Wellson Chin e Midnight Zone di Wilson Yip.
Pacioso, Lamb funge da efficace polo positivo, rappresenta la Hong Kong media, meno cool anche se aggiornata alle mode del momento. Non un mostro di recitazione, ma efficace caratterista, spesso impulsivo e rumoroso, penalizzato dallo stereotipo post Young and Dangerous ma aiutato dal fisico arrotondato che lo rende subito riconoscibile e ne offre al pubblico un'immagine fallibile con cui è facile simpatizzare. Non ha grandi pretese, il che gli allunga la carriera: in L...o...v...e... Love si presta come spalla di lusso per Nat Chan, nel simile Cop Shop Babes fa lo stesso per Eason Chan. Si prende in giro da solo in Comic King, dove sbeffeggia con ironia lo spadaccino a fumetti del comic The Storm Riders. Con la crisi dell'industria trova sempre meno ruoli al cinema, passa alla televisione, conduce in compagnia di Chin Kar Lok e Eric Tsang un varietà di successo, Hong Kong Super Show, che rinfresca la sua immagine e gli offre nuova popolarità. Nello stesso periodo sposa la fidanzata Lily Ho, anche lei attrice. Torna solo di rado al grande schermo: No Problem 2, l'insulso Women from Mars, cui partecipa per onore di firma nei confronti del mentore Andrew Lau, e il recentissimo City of SARS dimostrano che nell'attuale industria, che evidentemente risente ancora dei postumi della crisi, c'è poco spazio per i nomi meno altisonanti.
Jerry Lamb
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- Scritto da Matteo Di Giulio
- Categoria: PROFILI