Hai Chung Man asce a Hong Kong nel 1951, si laurea al Politecnico di Hong Kong e perfeziona gli studi alla School of Design di New York. Ritornato in patria, lavora come designer per un'agenzia di pubblicità. Nel 1982 il suo grande amico Teddy Robin lo convince ad abbandonare il lavoro precedente e a tentare la carta del cinema. Si lega subito alla Cinema City, per cui si occupa della direzione artistica, anche se per il debutto Once Upon a Rainbow firma (in collaborazione), per la prima e unica volta, anche la sceneggiatura. Meticoloso, attento ai particolari, Hai lascia il segno sin dall'inizio, creando atmosfere particolari (la commedia futuristica The Strange Bedfellow, l'avventuroso The Legend of Wisely) e disegnando dettagli ad hoc, soprattutto in ambito storico-fantastico: per A Chinese Ghost Story porta a casa il primo Hong Kong Film Award e ripete l'ottimo lavoro, anche se senza riconoscimenti, con il simile Golden Swallow.
Per tutta la prima fase della sua carriera si specializza in film in costume: per Saviour of the Soul vince un altro Hong Kong Film Award. Tra i suoi sforzi di maggior pregio il grande lavoro di ricostruzione per Once Upon a Time in China, Peace Hotel e A Terra-Cotta Warrior. Ma anche in ambito moderno Hai riesce a imprimere il suo marchio, firmando con la stessa cura lavori importanti (He's a Woman, She's a Man, C'est la vie mon cheri, Zodiac Killers) e prodotti di minori ambizioni (Pantyhose Hero, Full Throttle, Merry-Go-Round). Successivamente si lega a filo doppio alla U.F.O., cui concede la pressoché totale esclusiva dei suoi servizi: con il recente declino della casa di produzione diventa free lance e conferma la sua ottima vena in prodotti d'alto livello come Just One Look e la coproduzione panasiatica Three.
Con Comrades, Almost a Love Story, ovviamente premiato, porta la sua arte vicino alla perfezione assoluta. Con il suo stile riesce spesso a rubare il mestiere del regista, personalizzando con i suoi tratti tipici opere altrui. Parallelamente dimostra grande versatilità occupandosi di costumi, e anche in questo campo ben presto raggiunge ottimi risultati, arrivando a essere premiato per The Twins Effect. Risalta la sua abilità sartoriale anche nel doppio Royal Tramp e in Tempting Heart. Nell'arco di due decadi Hai Chung Man totalizza sedici nomination agli Hong Kong Film Award e quattro riconoscimenti, guadagnandosi un posto tra i migliori specialisti tecnici, al pari degli altrettanto quotati Eddie Ma o William Chang.
A sorpresa Hai tenta anche un'ulteriore carta, improvvisandosi regista con risultati insospettabili. Anna Magdalena e il simile And I Hate You So, entrambi prodotti dalla U.F.O. (ma co-finanziati dalla Giapponese Amuse, cui va a genio la protagonista Kelly Chen) e in sintonia con i canoni estetico-contenutistici della compagnia, rientrano invece, tanto quanto la collaborazione con Riley Yip per Lavender, in un discorso unitario a metà strada tra la leggerezza della commedia e la consapevolezza del melodramma emotivamente impegnato. Veterano fin dagli esordi, Hai Chung Man è una figura di spicco, presenza necessaria per completare e migliorare l'opera di ogni regista, elemento di primaria importanza nel contesto di un'industria che pur lavorando in fretta e senza budget rilevanti riesce sempre a fare bella figura, valorizzando i propri mezzi e nascondendo i difetti.
Hai Chung Man
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- Scritto da Matteo Di Giulio
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