Anita Mui Yim Fong è una di quelle persone che non hanno bisogno di presentazioni. L'irraggiungibile regina degli anni '80, ben piazzata durante tutti i '90, è ancora oggi una delle più amate star di Hong Kong grazie al suo incredibile talento di cantante e attrice.
Reduce da un infanzia infelice, inizia a lavorare come cantante dopo aver vinto un prestigioso concorso a cui presero parte più di tremila persone nel 1982. Nonostante avesse solamente diciannove anni, con la sua immagine incredibilmente matura riscuote un successo inaspettato.
Raggiunge l'apice nel 1985, quando il suo album Bad Girl (9 dischi di platino) la porta a vincere il premio di artista più popolare a Hong Kong. Una nuova Anita, capace di sorprendere ascoltatori di tutte le età grazie alla sua versabilità, ottiene lo stesso riconoscimento per cinque anni consecutivi.
Tuttavia, proprio durante il suo semi-ritiro nel 1991, emergono nuovi artisti nel mondo dello spettacolo di Hong Kong. Tornata con un nuovo album nel 1994, ormai non sembra più in grado di ottenere il colossale successo del passato. Eppure rimane una delle pochissime cantanti a non essere mai tramontata in vent'anni di carriera. La carismatica Madonna dell'Asia, spesso descritta dagli amici e dai fan come una persona molto forte e altruista, si dedica inoltre a numerose opere di carità, creando l'Anita Mui True Heart Charity Foundation, all'inizio negli anni '90, non solo donando denaro, ma anche grande disponibilità e impegno. Nel 2002 inizia a riscattarsi con l'album With, nato dalla collaborazione con ben undici artisti, accompagnato dal Fantasy Gig 2002, una tournée che si rivela davvero spettacolare dal punto di vista tecnico. Ma purtroppo, l'anno successivo Anita viene colpita da una vera e propria disgrazia. Dopo aver nascosto per oltre due anni di essere affetta di cancro all'utero, il 30 dicembre 2003 conclude la sua battaglia in ospedale, circondata da tutti gli amici più cari. Nonostante Hong Kong abbia perso un'altra leggenda, Anita Mui rimarrà sempre viva nel cuore di tutti attraverso il suo indelebile contributo all'industria musicale e cinematografica.