Girato presumibilmente su formato digitale e poi gonfiato su pellicola, Troublesome Night 8 è un tonfo nella mediocrità, senza possibilità di redenzione, per una serie sì longeva ma in affanno fin dai primi episodi. Il livello produttivo, già scarso, cola a picco. Merito soprattutto del nuovo co-produttore Takkie Yeung e della sua B&S Creative Workshop, specializzata in serializzazioni digitali a bassissimo costo. Tagli in ogni settore: attori - rimangono solo Helena Law e Simon Loui, più un nugolo di principianti e di riciclati di scarso valore -, location - una villetta nei Nuovi Territori per gli interni e il giardino circostante per gli esterni - e effetti speciali - dozzinali, anche se il primo piano di una testa mozzata allo specchio curiosamente inquieta -, all'insegna del risparmio totale. Con un po' più d'ironia - si veda l'incipit con Loui che pontifica sullo stato di malessere economico del cinema e della società cantonese - si sarebbe potuto lavorare su un sense of humour da commedia nera; invece è la solita solfa, accorciata e semplificata: ancora un fantasma vendicativo e disperato, una medium che accorre in suo soccorso e i soliti poveri sfigati perseguitati inutilmente. Nonostante qualche intermezzo grottesco e un paio di dettagli significativi - un cane che aggredisce una vittima tra schizzi di sangue e finte budella - è la noia a prevalere. Fotografia sgranata, recitazione appena abbozzata e musiche riciclate non sono un vezzo stilistico ma una necessità. Il finale aperto - sbrigativo e davvero poco comprensibile - che presenta come misteriosa guest star uno dei protagonisti dell'episodio successivo (girato in contemporanea), invece di invogliare al proseguimento mette addosso una grande tristezza.
Hong Kong, 2001
Regia: Yuen Chi Keung
Soggetto / Sceneggiatura: Lam Wa Fan
Cast: Nadia Chan, Simon Loui, Helena Law, Tong Ka Fai, Halina Tam
Troublesome Night 8
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- Scritto da Matteo Di Giulio
- Categoria: FILM