Su Chan e Su Jiabao hanno stesso padre, ma madre diversa. Su Chan è il più grande dei due, ma la madre di Jiabao lo detesta e spera che la redditizia attività paterna - produzione di vino - passi a suo figlio. Nonostante gli attriti familiari, i due sono inseparabili e non perdono occasione per menare allegramente le mani insieme, almeno finché non conoscono e si innamorano della stessa ragazza.
Nel frattempo una banda di spietati ladri ha puntato la banca cittadina e Su Chan scopre che il noioso maestro di letteratura cinese che tutti prendono in giro è in realtà un esperto di kung fu in incognito.
Tra gli ultimi film prodotti dalla gestione storica degli Shaw Brothers, The Young Vagabond è una commedia gongfu che si adegua pedissequamente al modello scanzonato imposto dal successo di Jackie Chan e soci, ma vira posticciamente verso la tragedia nel finale. I duetti tra fratelli funzionano, e alcune gag demenziali, frutto della scrittura scriteriata di Wong Jing, strappano persino un sorriso. È però la struttura narrativa nel suo complesso a essere farraginosa: i fatti si susseguono per accumulo, senza una reale composizione, tanto che le diverse parti, mal integrate, potrebbero tranquillamente formare tre o quattro film diversi. Tutta la prima metà, ambientata nel sottobosco scolastico, appare un riempitivo in attesa dello scontro con il villain, che però è risolto oltremodo sbrigativamente. I combattimenti velocizzati non offrono grandi novità rispetto agli standard coevi. Lau Shut-yue, attivo dietro le quinte a livello produttivo e in seguito specializzatosi in commedie sovrannaturali minori, dirige con efficiente fretta un prodotto inconsistente.
Hong Kong, 1985
Regia: Lau Shut-yue.
Soggetto/Sceneggiatura: Wong Jing.
Action director: Law Keung.
Cast: Gordon Liu, Wong Yu, Jason Pai Piao, Johnny Wang, Ku Feng, Wong Man-ying.