A Hong Kong facevano film musicali meravigliosi negli anni ‘60: il genere si chiama huangmei diao, che in cinese significa l’«operetta delle susine gialle». Griffin Yueh Feng, autore di The Three Smiles, ne era un alfiere. La storia ha radici profonde nella tradizione popolare classica1, che rilegge con un gusto e una classe oggi forse irrimediabilmente perduti.
Tang Bohu, illustre poeta, invaghitosi del sorriso della governante Autumn Fragrance, si fa assumere nella stessa casa come servo, sotto mentite spoglie, per conquistare l’amata. Seguiranno equivoci e corteggiamenti, fino al finale che a passo di danza ristabilisce ordine e conclude in bellezza.
Il risultato è di inaudita eleganza: grazie ai potenti mezzi dei produttori Shaw Brothers le ricostruzioni storiche sono di prim’ordine; così come le splendide musiche, sempre trascinanti; e la fotografia che esplode nei colori della natura in fiore. Yueh aveva fama di letterato: qui dimostra la sua competenza con il garbo e la compostezza dell’artista colto e raffinato, muovendo lentamente la macchina da presa per incorniciare i padiglioni frementi d'amore e i suoi abitanti come se si trattasse di fini modelli da ritrarre in un affresco d'epoca.
I duetti cantati tra Ivy Ling Po, grande protagonista di ieri, dall'ugola travolgente, e l’ingenua Li Ching, la regina baby di casa Shaw, danno il senso di una pellicola che, pur ambientata in un passato remoto, resta attuale e coinvolgente. Scontati il successo di pubblico e il quarto posto al box office della stagione, nonostante da ben tre anni non uscisse un film d'opera contrassegnato dall'illustre marchio degli Shaw Brothers.
Note:
1. Dalla stessa fonte è stato tratto cinque anni prima un film simile, Three Charming Smiles, prodotto dalla Great Wall nel 1964.
Hong Kong, 1969
Regia: Yueh Feng
Soggetto / Sceneggiatura: Yueh Feng
Cast: Ivy Ling Po, Li Ching, Chen Yan-yan, Lee Kwan, Cheng Miu