Fine anni ottanta: tante coppie si dividono momentaneamente in nome di un futuro più solido: un coniuge va all'estero a procurarsi cittadinanza e privilegi alternativi, e l'altro rimane a Hong Kong per consolidare alloggio e capitali. Così, per risparmiare mentre la moglie è lontana, Sam si ritrova a condividere l'appartamento con June, una perfetta sconosciuta che ha anche il marito in viaggio. I due estranei sono gentili l'uno con l'altro: lui rompe sempre le tazze, ha gli occhiali, non è particolarmente attraente; lei è una donna normale, spesso di fretta; e il resto arriva pian piano, forse scontato ma non per questo meno intenso.
Sempre difficile mettere in scena e anche raccontare quelle storie d'amore che divampano negli ambienti in chiaro odore di adulterio e di promisquità. I movimenti, le armonie come le rotture, le depressioni e le risalite, rischiano sempre di essere odiosamente molli e complici, viscidi, sporchi. Alle storie così generalmente si tende a dare pochissimo credito, perché ne nascono a bizzeffe tutti i giorni, e ne vanno in malora altrettante. Sono spinose da rappresentare perché sullo schermo i dettagli che contano devono rimanere risicati sulle nuance del sottotono, per evitare il ridicolo, o peggio, il melenso, che però a volte è evidenziato e sfoggiato apposta, per attirare zitelle e sognatrici frustrate. Allora ecco la follia di Clara Law e Eddie Fong, che come primo film della loro carriera ne preparano proprio uno con dentro una relazione extraconiugale delle più ovvie e inevitabili, di una banalità indifendibilmente disarmante. E invece è solo la cronaca leggera di un sentimento molto intenso colto sul nascere, che, gioco di parole e vite in gioco, è esattamente quello che è, pur essendo tutt'altro: i primi ricordi comuni di due persone accerchiate da circostanze classicamente adulterine. The Other 1/2 & the Other 1/2, tra mille difficoltà finanziarie è stato realizzato, apposta, con attori molto bravi ma non particolarmente famosi (Cora Miao credibile e Eric Tsang macchiettistico hanno infatti ruoli secondari, e Cora Miao è il più neutra - con tendenza verso l'antipatico - possibile) e ha ottenuto scarsissimo successo, un po'perché non è stato sufficientemente pubblicizzato, e un po' perché appunto c'è il tradimento della coppia ufficiale, ma è un caso, senza nemmeno l'ombra di un giudizio critico in proposito. Allo stesso tempo però è un film che smuove parecchio chi lo guarda, perché è molto penetrante, vivo, vibrante e anche buffo, scombussolante. È un film che si rinforza sui particolari più piccoli, sigarette nascoste nel frigo, telefonate surreali intercontinentali, percorsi invisibilmente significativi nella geografia ristretta di un appartamento. È un film con un finale vagabondo e simbolico. È un film, è bello ripeterlo, che racconta una cosa che normalmente è complicata e delicatissima anche da vivere realmente e da accettare con se stessi, figuriamoci a filmarla. E invece l'esperimento riesce in pieno, The Other 1/2 & the Other 1/2 è un lavoro sincero, in tutta onestà, occhi negli occhi, con tutti i possibili errori di valutazione e inesperienza, con la maturità tecnica discutibile (anche se la fotografia è di Jingle Ma) e il riconoscimento nullo del pubblico che non hanno nessunissima voce in capitolo. Supportato dalla Alan & Eric (la compagnia di produzione di Eric Tsang e Alan Tam prima della U.F.O.) e da Teddy Robin. Un film caldamente da evitare se ci si aspetta che nei film succeda qualcosa di tangibile, o se si sente il bisogno di schierarsi con le fazioni di personaggi.
Hong Kong, 1988
Regia: Clara Law
Soggetto / Sceneggiatura: Eddie Fong
Cast: Tien Niu, Kam Kwok-leung, Cora Miao, Eric Tsang
The Other 1/2 & the Other 1/2
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- Scritto da Valentina Verrocchio
- Categoria: FILM