Nato dopo il successo di uno show radiofonico del 1998, Merry-Go-Round è senza mezzi termini la vera rivelazione di un anno, il 2001, che qualitativamente parlando ha riservato poche soddisfazioni agli amanti del cinema di Hong Kong. Insieme a quel Heroes in Love - stesso anno, stesse intenzioni -, senza il quale non avrebbe probabilmente visto la luce. In quell'occasione la popolare radio-conduttrice GC Goo-bi debuttava con uno dei quattro episodi come regista, lanciando se stessa e due stelle nascenti, Charlene Choi e Lawrence Chou. Per il suo primo lungometraggio - aiutata dall'esecutore Thomas Chow - GC sceglie ancora Chou e ritorna al tema del precedente lavoro, l'amore dolcemente immaturo che solo gli adolescenti sanno costruire.
La scaturigine è il sopracitato programma, GC Goo Bi Family, che in 20 episodi sviscera vita, morte e miracoli della famiglia Fu e dei personaggi che le gravitano intorno: le voci erano della stessa Gc, di Kelly Chen (che ringrazia prestandosi per un goffo e simpatico cammeo), di Andy Hui, Rain Lee e Vincent Kuk (anche lui presenzia brevemente). Sul grande schermo la famiglia Fu cambia cognome in Kuk, ma le buone abitudini rimangono immutate. Un padre comprensivo (Eric Tsang, come al solito magistrale) decide di aprire un negozio dove vendere i noodles che ama tanto cucinare. Conscio che si tratta solo di una soddisfazione da togliersi - ha un contratto d'affitto per due mesi e pochissimi clienti -, il vecchio Kuk vede i due figli maturare sotto i suoi occhi. Da un lato il solare Fung, che si innamora della coetanea Carlily ma che deve anche vedersela con la sorella di lei, l'aggressiva Heman; dall'altro la piccola di casa, Little Cocoa, che conosce un bambino estremamente povero ma intelligente, Locust, abbandonato dai genitori ma non dalla nonna gentile e premurosa (ma purtroppo altrettanto indigente).
Man mano che le amicizie crescono e si trasformano in rapporti complessi, i personaggi emergono con le proprie specifiche peculiarità. I caratteri si completano e psicologie e motivazioni personali, oltremodo credibili, entrano sotto pelle e diventano oggetto di studio. Nel finale, amaro e con morale di rilievo (l'opposto di tanti film simili, dove prevale sulle emozioni un materialismo plastificato), c'è spazio per la commozione. Ciò che principalmente rimane impresso è la spontaneità della narrazione. In Merry-Go-Round manca per fortuna l'autocompiacimento nostalgico dell'adulto che si avvicina al mondo dei ragazzi. Il risultato è a dir poco eccellente: sia per la splendida prova degli interpreti (checché minorenni e semi-esordienti si dimostrano attori da capogiro: malumori, espressioni e smorfie sono da dieci e lode), sia per la conoscenza profonda e diretta dell'argomento. Non è un caso che la sceneggiatura sia stata premiata dall'Hong Kong Film Critics Society: un plauso alla leggerezza e alla semplicità, un monito per il futuro prossimo di un cinema che sembra aver perso la voglia di raccontare storie godibili e fatte di piccole cose. Merry-Go-Round va in controtendenza rispetto ai giovani arrabbiati di Spacked Out, l'ennesima esperienza di un tipo di cinema il cui valore aggiunto è proprio l'essere quotidiano, ma di conseguenza universale e memorabile.
Hong Kong, 2001
Regia: Thomas Chow
Soggetto / Sceneggiatura: GC Goo-bi
Cast: Lawrence Chou, Yeung Shing Lam, Zeny Kwok, Cheng Dao Sam, Eric Tsang
Merry-Go-Round
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- Scritto da Matteo Di Giulio
- Categoria: FILM