May & AugustRaymond To, sceneggiatore di punta della Hong Kong dei bei tempi (suoi i copioni di ottimi film quali Shanghai Blues di Tsui Hark o Hu-Du-Men di Shu Kei), valica il fatidico confine e si mette, per la sua seconda regia - la prima, Forever and Ever, ha fatto vincere alla sua protagonista Sylvia Chang l'Hong Kong Film Award come migliore interprete femminile -, a disposizione dei cugini di Pechino (o meglio, di Nanchino). Non ingannino la produzione di Daneil Lam, la distribuzione della Universe (i soldi per pagare il giocattolo infatti provengono dal Nanjing Film Institute, in collaborazione con la China Film Co-Production Corporation) o la presenza della star cantonese Cecilia Yip: più cinese di così il film non avrebbe potuto essere. Un dramma prudente e realista ambientato negli anni trenta, in piena guerra. Un periodo difficile per tutti, ma soprattutto per due sorelle, May e August, due bambine costrette a subire la violenta perdita ad opera dei giapponesi dell'intera famiglia: mamma, papà, nonna e persino il cucciolo adottato di recente.
Senza mezze misure nell'esplicare la sua idea - i sentimenti di odio anti-nipponico, retratto storico dell'ultimo conflitto bellico -, un po' demagogica, di anti-militarismo e di pacifismo, May & August è l'ultima frontiera del politically correct, un rozzo melodrammone populista con poche pretese di intrattenimento se non a fini educativo-moralisti. Insomma, un bel passo indietro per To, che si limita molto anche nell'uso della macchina, circoscrivendo il suo raggio d'azione alla pura retorica e evitando ogni doppio senso. Va bene che il futuro dell'ex colonia parla mandarino, ma una tale calata di braghe, così repentina, è senza timore di smentita eccessiva. Áncora di salvataggio di una pellicola il cui disastro era facilmente - purtroppo - prevedibile è la prova di forza delle due piccole interpreti, che nei momenti di maggiore pericolosità si ergono statuarie a salvare baracca e burattini. Ancora troppo poco per poter parlare di cineasti e nuove generazioni.

Hong Kong, Cina, 2002
Regia: Raymond To
Soggetto / Sceneggiatura: Raymond To
Cast: Cecilia Yip, Lin Quan, May Xu, Qiu Lier