Green Is the GrassSiu-lan vive con il padre, che ha abbandonato la madre, e con la matrigna: l'unica persona della nuova famiglia che la tratta bene è la sorellastra Fung-chu. L'arrivo di Ping-kwong, appena tornato da Kuala Lumpur, segna la fine dell'idillio, visto che lui sceglie Siu-lan e non Fung-chu. Osteggiati dalle rispettive famiglie i due, tra mille difficoltà, vanno a vivere insieme. Ping-kwong si infortuna sul lavoro e finisce in ospedale, per tirare avanti Siu-lan trova un ingaggio come cantante. Nel bar dove si esibisce subisce diverse offese, la peggiore ad opera del nuovo fidanzato della sorellastra, George, un teddy boy violento, la cui presenza causa al padre delle ragazze un infarto. Quando George e i suoi scagnozzi cercano di vendere Fung-chu a un vecchio laido Siu-lan interviene e viene picchiata: l'incidente riunisce le sorelle, nel frattempo Ping-kwong esce dall'ospedale e riprende il suo posto al fianco di Siu-lan.
Green Is the Grass è un dramma che matura intensità con il passare dei minuti, insistendo su un'atmosfera tragica crescente, dove fatalismo e sfortuna vanno di pari passo. E' ipotizzabile che il veterano Cheung Wai Gwong, cantore della popolarità cantonese in ogni sua forma, si sia ispirato anche ai modelli di successo del melodramma targato Shaw Bros, di cui ripete gli stilemi: la donna vessata che finisce a cantare nei night; l'uomo di buon cuore, insicuro, che paga per contrappasso con una malattia fisica; il padre burbero che ostacola la coppia; tutte reminescenze, per citare almeno un titolo, di Till the End of Time di Chun Kim. Wu Fung, che scompare per almeno mezz'ora nel finale, forse perché impegnato su altri set, gioca ancora una volta molto bene il suo ruolo di hongkonghese medio in coppia con Ng Kwun-lai, anti-eroina senza phisique du role per la parte che, curiosamente, riesce invece a rendere credibile. La produzione del (sottovalutato) regista Kwan Chi-kin e di Kwan Chi-sing garantisce un budget di poco superiore alla media, e permette di avere diversi attori nei ruoli giusti (Mak Gei giovane e violento, Lam Fung in un ruolo alla Nancy Sit, ma soprattutto un ottimo Lam Kau padre padrone), tanto che per una volta il gap realizzativo tra intenzioni e risultati non è così evidente.

Hong Kong, 1966
Regia: Cheung Wai Gwong
Soggetto / Sceneggiatura: Sze-to On
Cast: Ng Kwun-lai, Wu Fung, Lam Fung, Mak Gei, Lee Heung-kam