Conditioned

Fresh Wave Short Competition è un concorso nato nel 2005 grazie all’Hong Kong Arts Development Council, con l’obiettivo di promuovere, supportare e celebrare giovani talenti.

Patrocinato da grandi del cinema di Hong Kong quali Johnnie To, Herman Yau, Lawrence Lau, Jessy Tsang, Mabel Cheung e numerosi altri, il Fresh Wave ha lanciato alcuni tra i maggiori nuovi registi dell’industria cinematografica di Hong Kong, tra cui i tre autori di Trivisa, gangster movie sull'handover coprodotto da Johnnie To.

Nell’edizione che ha celebrato il decimo anniversario della rassegna sono stati presentati 34 cortometraggi suddivisi in due sezioni, una riservata agli studenti ed una aperta a tutti. Al Far East Film Festival 2016 sono stati proiettati tre tra i più degni di menzione: And Afterwards di Law Sin-Yan (premio per il miglior film nella sezione Open), Conditioned di Chan Kam-Hei (vincitore del Fresh Wave Award) e Where’s the head? di Lui Mei-Fung (premio per la migliore creatività e per la migliore fotografia nella sezione studenti).

Come i Fresh Wave proiettati negli anni precedenti, anche i tre targati 2015 si distinguono per la capacità di rappresentare in una ventina di minuti o poco più diversi aspetti della società hongkonghese contemporanea, soprattutto giovanile. E quella che viene descritta è una società tutt’altro che felice e appagata: giovani in difficoltà, alle prese con una grave crisi di identità, o privi di una personalità tale da operare delle scelte di vita soddisfacenti, che si tratti del lavoro o dei rapporti personali. La vita non fa sconti, anzi, laddove non ci sono problemi familiari (madri malate o dissolute, e padri indebitati con la criminalità locale) ecco che arrivano compagni di studio crudeli: i più deboli sono vittime indifese, mentre gli altri stanno a guardare, incapaci di prendere una posizione e di lottare per loro, chiusi nel proprio individualismo. Per mostrarci tutto questo And Afterwards e Conditioned scelgono la strada del cupo ed amaro realismo.

Il primo ha per protagonista un giovane assunto in un ordinario ufficio e affiancato a un collega autistico, che gli fa tornare alla mente i tempi della scuola quando un suo amico, affetto dalla medesima malattia, veniva vessato e tormentato dai compagni. Un'altra vittima di quel bullismo così terribilmente diffuso nelle scuole asiatiche e al centro di numerosi lungometraggi recenti. Il secondo racconta la storia di una liceale allevata come un maschio da una madre depressa e disturbata, che vive nell’inutile attesa del ritorno del marito. Entrambi i corti sono caratterizzati dalla contrapposizione tra i due personaggi principali: in And Afterwards abbiamo da un lato il ragazzo ordinario, che sceglie un generico lavoro da ufficio e lo porta avanti mediocremente, trascorrendo giornate identiche, senza aspirazioni né obiettivi; dall'altro il ragazzo autistico, maltrattato, ma gioioso e pieno di vita, con una personalità eccentrica, ma coraggiosa (come dice un ex compagno di classe parlando di lui "è l'unico di noi che aveva il coraggio di essere se stesso"); in Conditioned troviamo una studentessa che vede da sempre negata la sua femminilità che si prende cura della madre instabile, che - al contrrio - esaspera il suo essere donna, passando le giornate davanti allo specchio, ad attendere un marito che mai arriverà. Mentre Conditioned risulta un ritratto quasi intimistico della protagonista, che vediamo spesso inquadrata da vicino, nei suoi gesti e nelle sue emozioni represse, And Afterwards ha un impianto più distaccato e meno focalizzato sul protagonista, a vantaggio forse della tematica sociale.

Diverso il linguaggio in Where's the head?, che, pur mantenendo di fondo il tema di una gioventù persa, cambia decisamente tono e vira sulla black comedy, con equivoci divertenti e personaggi alquanto buffi, quasi delle caricature. Qui i protagonisti sono un ragazzo imbranato che non riesce a farsi strada nella piccola malavita locale e la madre di lui, scaltra, dedita al gioco e con un debole per le borsette firmate, che non si capacita di quanto il figlio sia incapace di fare qualcosa di buono o, meglio, di redditizio. Una serie di coincidenze farà sì che i due si uniscano nel tentativo di ricattare il vicino di casa. Venti minuti che scorrono veloci, con uno stile narrativo che ricorda la commedia tradizionale nonsense. Ma in fondo prevale il lieto fine. Forse un modo per farci pensare che, nonostante la società hongkonghese sia in crisi di identità, non bisogna perdere la speranza. E che è sempre meglio prenderla con ironia.

CONDITIONED
Hong Kong, 2015
Regia: Chan Kam-hei.

AND AFTERWARDS
Hong Kong, 2015
Regia: Law Sin-yan.

WHERE'S THE HEAD?
Hong Kong, 2015
Regia: Lui Mei-fung (Livia).