Nel 1997, poco prima dell'handover, un commissario manesco e un collega infiltrato combattono tre criminali vietnamiti intenzionati a scalare i vertici delle triadi. La strada verso la cattura è costellata di omicidi, inseguimenti e rapine, sempre sul sottile limite tra sopravvivenza e morte cruenta.
La coppia Wilson Yip (regista) / Donnie Yen (protagonista e coreografo marziale) celebra uno dei protagonisti del loro SPL (2005), cucendo addosso al violento ispettore Ma un prequel tutto per sé. L'operazione ricorda, per come sa dosare i canoni della nostalgia hongkonghese, quella messa in piedi con la stessa saggezza da Dennis Law in Fatal Contact. Infarcito di azione a più non posso, perfettamente calcolata nei tempi e nell'esecuzione, il noir si tinge spesso di rosso sangue, con la violenza dei combattimenti e la cattiveria degli sguardi in primissimo piano: ritmo serrato e montaggio rapido scandiscono i tempi, coprendo qualche lacuna di recitazione. Se la storia, poco originale, non annoia è grazie al trattamento del veterano Szeto Kam-yuen e di Nicholl Tang, che dosa bene dialoghi e raccordi. Yip completa con una regia professionale messa al servizio delle arti marziali. Cattiveria e scorrettezza tornano in auge: non sarà un capolavoro ma in un panorama asfittico è un prodotto di genere che brilla.
Hong Kong, 2007
Regia: Wilson Yip
Soggetto / Sceneggiatura: Szeto Kam-yuen, Nicholl Tang
Cast: Donnie Yen, Louis Koo, Fan Bing-bing, Collin Chou, Ray Lui, Kent Cheng