Uno squalo della finanza si trova da un giorno all'altro senza alternative: licenziato, privo di amici e odiato dagli ex colleghi che schiavizzava, deve raggiungere l'altro lato della città nel giro di poche ore per non perdere un'occasione di lavoro d'oro. Derubato strada facendo l'ormai ex manager in carriera deve conoscere sulla sua pelle ogni genere di umiliazione, incontrando strada facendo personaggi buffi, surreali, inverosimili (una vecchia fiamma, un poliziotto onnipresente, vari membri della sua disastrata famiglia) che gli mettono, volontariamente - ognuno ha i suoi buoni motivi per cercare vendetta -, i bastoni tra le ruote.
Escape from Hong Kong Island, ovverosia la rivincita del cinema medio di Hong Kong che piace: è il debutto di Simon Loui alla regia. Quest'ultimo è un personaggio a parte. Attore, perlopiù caratterista, in film ultra-cheap, ha scoperto successivamente di essere anche scrittore e sceneggiatore. Ora fa il grande salto con invidiabile coscienza dei propri limiti. Mette insieme un cast che senza far gridare al miracolo - ma Jordan Chan è un leone in un ruolo da cinico che gli calza a pennello - mette in luce le contraddizioni della società hongkonghese, ancora una volta fotografata a correre dietro ai soldi, ai ritmi frenetici del lavoro e agli affari. Alla fine ne deriva una sorta di Tutto in una notte al neon, solare, demenziale, derivativo, riveduto secondo lo spirito caustico di un Herman Yau, metro di paragone ottimale per un'opera prima fresca e vitale. Eccellenti i coprotagonisti, soprattutto la macchietta Chapman To, ormai la figurina ideale del cantonese medio, incubo ambulante che sproloquia senza sosta ma che, nel momento del bisogno, si dimostra una spalla perfetta per non cadere nello sconforto.
Hong Kong, 2004
Regia: Simon Loui
Soggetto / Sceneggiatura: Chan Tai Li, Lee Ho Cheung, Simon Loui
Cast: Jordan Chan, Chapman To, Coco Chiang, Paul Wong, Yip Sai Wing
Escape from Hong Kong Island
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- Scritto da Matteo Di Giulio
- Categoria: FILM