Lau Ching-wan è una guardia del corpo debitamente scoglionata ma dal cuore buono, che si trova a fare da autista per Gigi Leung, viziatissima figlia di un riccone, nel suo quotidiano tour dello shopping, in macchina e/o elicottero. All’inizio sarà dura, ma poi riesce a prendere le misure dei capricci della rampolla, e approfittando della fiducia acquisita si rende artefice di un complotto di famiglia per farla crescere e prendersi carico delle sue responsabilità. La situazione però gli sfugge di mano, i sentimenti prendono il sopravvento e sarà dura tornare sui propri passi.
Con due protagonisti di tal fatta, non potrà che trattarsi di un gioco a due intessuto di istrionismi incrociati, un po’ alla Andy Lau-Sammi Cheng. Ching-wan si diverte un mondo a spacciarsi per filippino, ma a un certo punto viene pure preso per africano; la sempre deliziosa Gigi conduce da par suo la trasformazione da sgallettata shophaolic trasformista (sfruttata dalle avide amiche) a donna d’affari smart and tough. Momento cult: Lau rasta, Leung con parruccona afro alla Erykah Badu. Per il resto, la solita favola sulla corsa alla ricchezza e sul farsi da soli made in HK, traccheggiante tra farsa scalcinata, scintillii romantici e l’inevitabile svolta melodrammatica, con qualche ammicco parodico a Johnnie To (da The Mission a Turn Left, Turn Right ).
Hong Kong, 2004
Regia: James Yuen
Soggetto/Sceneggiatura: James Yuen, Jessica Fong, Law Yiu-fai
Cast: Lau Ching-wan, Gigi Leung, Chim Sui-man