An Autumn's Tale è uno dei grandi classici del cinema moderno di Hong Kong. E' stato citato, rifatto, ripreso e omaggiato così tante volte che tenere il conto diventa impresa ardua. Facile comprendere i motivi di tanto successo, sancito oltretutto da incassi lusinghieri e da tre Hong Kong Film Awards (miglior film, fotografia e sceneggiatura): una storia d'amore universale, due attori impagabili che si rincorrono, si evitano e si scontrano per tutta la durata dell'opera, la realizzazione di prim'ordine e un epilogo appena accennato. Mabel Cheung viene dal cinema d'autore socialmente utile, ed è come sempre spalleggiata dalla penna del marito Alex Law. Qui abbandona la veemenza della denuncia e applica le caratteristiche portanti del suo cinema e dei suoi personaggi - la semplicità che trionfa su richezza e perbenismo, i poveri ma belli di buon cuore che impazzano e conquistano il consenso generale - a due immigrati solitari. L'animo cialtrone e popolare di un cinese, che vive a New York tra mille difficoltà, fondamentalmente abbandonato a se stesso (e a un gruppo di amici come lui con le mani bucate), è l'unico lenitivo per il dolore della minuta Jennifer, che appena arrivata negli States ha scoperto il tradimento del fidanzato di lunga data. Nessuno dei due naviga in acque tranquille, ma scopriranno come la reciproca fiducia e un lento avvicinamento spirituale possa sostituire gli agi e sconfiggere vizi e insicurezze.
Chow Yun Fat è attore di impressionante talento, non lo scopriamo oggi, e in coppia con Cherie Chung ha sempre dato il meglio di sé. E' lo stesso protagonista che non perde occasione per confessare che An Autumn's Tale è il suo film preferito tra quelli da lui interpretati: difficile dargli torto. Nel ruolo del piccolo spaccone alle prese con problemi (sentimentali) complicati da gestire diventa icona - anche fisica: grande, grosso e perennemente a disagio - di uno stereotipo, umanizzandolo e catalizzando l'attenzione sulle idiosincrasie che possono rendere simpatico un perdente nato. Senza strafare, senza indulgere in atteggiamenti studiati, ma solo affidandosi all'empatia che si sprigiona tra lui e la sua compagna di set. Cherie Chung, bella, brava, intelligente e tutt'ora in attesa della giusta rivalutazione, che tiene testa al compare, lavorando in perfetta sincronia e rendendo musicali le pause.
Produce John Shum per la D&B di Dickson Poon. Fotografia splendida (James Hayman e David Chung), che esalta colori e sapori di una New York ostile ma non troppo - le location statunitensi hanno rovinato non pochi potenziali capolavori cantonesi -, e colonna sonora adeguata (Lowell Lo), che sottolinea ogni singolo momento di pathos con struggenti motivi per pianoforte. Riuscire a rielaborare temi popolari senza stonare o puzzare di populismo esacerbato è il grande merito di una sceneggiatura semplice, completa, senza scrupoli nello sfruttare le occasioni melodrammatiche del soggetto. La regia è sobria, schietta e ha radici profonde: le intenzioni sono chiare - far sorridere, commuovere e riflettere -, i mezzi appropriati, i toni delicatamente intimisti. An Autumn's Tale è uno dei quei film che colpiscono diritto al cuore, non mollano mai la presa e rimangono impressi nella memoria tornando a fare capolino di tanto in tanto con quadretti di rara potenza espressiva, scatenando tempeste di malinconia e rimpianto, di se e ma, di discorsi sprecati e silenzi memorabili.
Hong Kong, 1987
Regia: Mabel Cheung
Soggetto / Sceneggiatura: Alex Law
Cast: Chow Yun Fat, Cherie Chung, Danny Chan, Gigi Wong, Ng Fook Sing
An Autumn's Tale
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- Scritto da Matteo Di Giulio
- Categoria: FILM